Barbiere illegale negli ospedali. La polizia lo caccia, la Rete lo adora

Barbiere illegale negli ospedali. La polizia lo caccia, la Rete lo adora.

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1° FLASH MOB d’ABRUZZO – IPER di Colonnella (TE)

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"Vi scrivo per informarvi che il giorno sabato 28 febbraio 2009, alle ore 17:00 si terrà un FLASH MOB all’ IPER di Colonnella (TE). Chiunque voglia partecipare all’evento dovrà però farsi trovare al di sotto dell’Iper, nei pressi dei parcheggi segnalati con il colore rosso e riunirsi vicino ad una macchina che riconoscerete, poichè ha un fiocco rosso attaccato all’antenna. Questo alle ore 16:45 del giorno prefissato per ricevere istruzioni sul tipo di FLASH MOB".

Per chi non sa cosa vuol dire FLASH MOB:
– «Mob» in inglese significa folla. Allora «flash mob» sta ad indicare una massa di persone che inscena brevi azioni fuori dalla norma in un luogo predeterminato;
– Il Flash Mob nasce a New York nel 2003, da un’idea di un 28enne tale Bill, il quale , volle tentare un esperimento sociologico sulle folle;
– Il Flash Mob si tratta di raduni organizzati via e-mail o sms in cui molte persone, si ritrovano in un luogo prestabilito per eseguire una certa azione tutti insieme e senza alcuna ragione;
– E’ un evento tra happening e il nonsense, tra tecnologia e trasgressione";
– Gli eventi (generalmente senza senso), non hanno né scopo di lucro, né scopo politico o di protesta e assolutemente non pubblicitario.

Fonte http://www.flashmobitalia.info/

Alcuni esempi di FLASH MOB (ne esistono cmq tanti tipi), questi sono per darvi un’idea:
http://www.youtube.com/watch?v=jwMj3PJDxuo;
http://www.youtube.com/watch?v=dQNnZd95fWA.
Con questa nota chiedo ad ognuno di voi di fare passaparola, COPIANDO ED INCOLLANDO QUESTO AVVISO (compreso tra i tratteggi), sulle bacheche dei propri amici dei dintorni di Colonnella e della provincia di Teramo.
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Detto questo, ringrazio in anticipo. Ci vediamo tutti il giorno prefissato.

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Sprazzo di ricordi

Vedo a stento

scene distorte

di recenti insuccessi

Dove rammento

mani morte

e mancati amplessi

Ma odo forte

le urla corte

ed i vagiti annessi.…

Complessi pensieri

che non voglio svelare

su antichi mestieri

di cui non oso parlare.

Sapori, odori, immense gioie,

i brutal dolori e le paranoie…

tutto ignaro alle vere troie.

T. T. M. 12-2003

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Atri – Notte delle fiaccole

! Aggiornamento !

Con un bel FORSE iniziale partiremo dopo pranzo, alle 16 circa, salvo tornado potenza F5;
di sicuro so ke il biglietto x il Capa ci costerà 10 euro, onesto dai

Il volantino del programma lo troverete qui—> –VOLANTINO– c’è anke una piantina con i luoghi d’interesse, blesssss

Ragazzi, ho mandato una mail all’assessore Angela De Lauretis (assessore.delauretis@comune.atri.te.it) del comune di Atri per sapere il programma della Notte delle fiaccole (notte tra il 7 e l’8 dicembre), eccovi la risposta:

Ciao Enrico,
la notte dei fuochi per la città di Atri è una tradizione molto radicata ed antichissima, tra il sacro ed il profano, che ormai richiama gente da ogni parte del mondo.
Ti indico di seguito le attività che verranno svolte e comunqe il programma sarà disponibile tra qualche giorno sul sito del Comune di Atri:

07 Dicembre

ore 19,00: Accensione del fuoco in P.zza Duomo che verrà alimentato continuamente fino al mattino seguente alle 5,00 quando si accenderanno i faugni; il fuoco sarà alimentato dalla legna che tutti i ragazzi della Città hanno raccolto.

I ristoranti propongono dei menù tipici a prezzi ridotti *1

ore 21,00: Concerto di Caparezza in P.zza Duchi *2
ore 24,00: Concerto dell’Associazione Studentesca Atriana*3 in P.zza Duchi con degustazioni, DJ
in P.zza Duomo con Musica anni 70-80
ore 02,00: Concerto dei Viento Vivo *4 in P.zza Duomo
ore 05,00: Accensione dei Faugni – Fiaccolata *5
ore 06,00: Santa Messa
*6

Lungo le vie della città ci saranno dei piccoli punti di degustazione e tutti i locali comunqe, per chi volesse stare al chiuso *7, propongono serate con musica fino al mattino.

ore 18,00: Messa Solenne e Processione *8
 

Spero di averti ospite nella mia città insieme a tanti altri amici.
Ciao
Ass. Cultura e Turismo

Note:

*1 porciiiiiiiii, non vi mangiate tutto!

*2 è il minimo!

*3 L’Associazione Studentesca Atriana fondata il12 Gennaio 1946, è un’associazione che accoglie non solo ragazzi in età scolare e universitaria, ma anche lavoratori che continuano a riconoscersi nella filosofia propria dell’associazione e a sostenerne lo spirito: unire nuove e vecchie generazioni all’ insegna della cultura, delle tradizioni e della musica. L’A.S.A. non ha eguali in Abruzzo. Tutti i visitatori, provenienti dalle diverse parti della regione e d’Italia restano incantati da questa originale realtà (fonte Myspace , hanno anche un Pub Birreria)

*4 Atmosfere Mediterranee con FRANCESCO CIANCETTA, alla chitarra FRANCESCO PAOLONE e ALESSANDRO CAVALLUCCI. Vientovivo nasce nel 1995 da tre chitarristi classici i quali decidono di abbracciare e di fondere lo stile musicale Flamenco e la Musica Popolare Mediterranea in genere. A tale scopo chiamano a collaborare di volta in volta validi musicisti e, non ultimo, un corpo di ballo composto da sei ballerine di flamenco. Viento Vivo ha collaborato con nomi di prestigio internazionali della musica e dello spettacolo: Lorena Forteza, Rispoli, Maffei. Nel Febbraio 98 sono invitati dall’ambasciatore di Spagna a Roma a tenere un concerto per il 50° anniversario dell’Ambasciata presso Roma. Invitati di nuovo hanno l’onore di accompagnare il balletto del maestro Isabel Fernandez Carrillo dell’Accademia di Spagna. Di prossima uscita il CD Viento Vivo, composto da musiche totalmente originali che variano dal genere flamenco alla musica etnica. In tre anni Viento Vivo ha tenuto circa 200 Concerti ed attualmente svolge un’intensa attività concertistica in tutta Italia. (fonte http://www.francescociancetta.com/recensioni.htm)

*5 allucinanteeeeeee

*6 a quest’ora???????

*7 aggiungerei anche "in caso di pioggia"

*8 a quest’ora invece siamo già a casa 😛

Aggregatevi liberamente, chi vuole lo comunichi pure tramite commento!

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Il codice – Kaos One

 

É un’attitudine notturna, i suoi soggetti sono in crescita costante,
fondamentalmente recidivi a tutto, di fatto
non li senti e non li vedi e non avverti i loro schemi…
a te sfugge il concetto, vedi solo nomi, per te è una cosa semplice:
due bombole d’argento e una pressione grazie all’indice.
Non chiamare affreschi quelli che vedi sui palazzi,
la terminologia corretta è pezzi, zero tabbozzi.
Ognuno ha il suo motivo, il proprio stile e ne va fiero
e niente in dolce a chi ne fa un lavoro,
io non vengo sul tuo muro per denaro,
resto concreto e sto aggrappato a un sogno…
sono in ferrovia, è un top-2-bottom su un vagone bianco.
Il tempo ha sviluppato nuovi stili, nuove forme, situazioni sempre pese
come ci ha insegnato Phase
per cui non ti stupire se ti è tutto incomprensibile,
è assai difficile il concetto senza il codice.

SULL’ACCIAO, SUL MURO LASCIA TRACCE DI COLORE CON UN CODICE
IL CONCETTO CHE TI É ESTRANEO RENDE TUTTO PIÚ DIFFICILE.

Sudato in fronte anche se fuori è sottozero, è la conferma che sei vivo,
tu sai che non è un gioco, ci hanno già sparato addosso,
succede spesso, se è un passatempo che tu cerchi qui hai sbagliato posto.
Col buio intorno ogni rumore crea un sospetto,

sotto le finestre scure di un vagone
un writer scrive un nome,
un altro sale sopra un tetto a trenta metri dall’asfalto,
sempre più in alto, sempre più svelto, spesso sconvolto.
Il sole mostra inesorabile il loro passaggio,
per chi cancella anche domani sarà peggio
perché per ogni pezzo che scompare ce ne sono altri tre pronti
per cui stanotte tocca stare attenti.
Se vuoi chiamarla guerra e allora guerra sia
:
tu scegli quando, perché di fisso il posto è in ferrovia.
Io starò attento, per non trovarmi mai di fronte a un giudice
il concetto resta estraneo per te se non hai il codice.

SULL’ACCIAO, SUL MURO LASCIA TRACCE DI COLORE CON UN CODICE
IL CONCETTO CHE TI É ESTRANEO RENDE TUTTO PIÚ DIFFICILE.

Scritto sul muro col colore, sull’acciaio leggi il codice,
difficile, il concetto e’ senza regole ma è inutile,
se questo tu lo chiami crimine, essere ostile,
per te io sarò il peggio criminale
e quando il sole scende e si nasconde e le ombre si fan lunghe,
un writer veste scuro e si confonde con il nero

mentre un treno è già lontano col suo pezzo a lato,
in posti che non hai mai visto, in cui non sei mai stato.
Credi che sia facile ma senza codice non ti e’ possibile comprendere il motivo,
come Dee Mo’ sfido il buio e sopravvivo…
io non dipingo quadri, scrivo lettere
e un esercito di writers è pronto per combattere.

Se non ci credi guarda in giro, vedrai firme su ogni muro,
un singolo frammento che compone un bboy fiero
per cui se non ci stai la tua sconfitta sarà duplice:
il concetto resta estraneo per te se non hai il codice.

SULL’ACCIAO, SUL MURO LASCIA TRACCE DI COLORE CON UN CODICE,
IL CONCETTO CHE TI É ESTRANEO RENDE TUTTO PIÚ DIFFICILE.

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Eclettico vivere

Vite impervie, vite quotidiane,

vite vissute e mandate a puttane,

vite taciute, incomprese, strane.

 

Vite oneste finite in prigione

o, come tante, sotto un lampione.

Vita spezzata da amara follia,

vita morente, chiusa, stantìa,

vita che vigila la vita di altri,

vita colma di pensieri scaltri,

vita bastarda che ammazza altre vite,

vite schivate ma infine colpite.

 

Vita che vive in semilibertà,

vita che tanto, prima o poi, morirà.

 

Enrico. d. D.    06-11-2003

 

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Via da qua

http://assets.myflashfetish.com/swf/mp3/mff-stick.swf

Music Playlist at MixPod.com

Spesso mi chiedo il perché,
perché questo giorno per giorno, notte dopo notte?

…ma adesso che ci rimane poco o niente in mano
ci sarà qualcuno che comprende…come stiamo, dove andiamo!
La luna che risplende sul mare fra’
ma non c’è più niente che mi fa sognare qua
e quando esco fuori i sogni li nascondo dentro e non mi pento,
le prove le supero a stento a una a una,
la pelle è elastica, la scorza è dura,
oro e acciaio è la mistura ma niente paura…
come il rischio mi ha insegnato a dosi di rabbia,
piano come a una clessidra va la sabbia.
Sulla strada ancora, qual è la via da imboccare
per cercare il giusto e non sbagliare?
Se ci danno merda in quantità merda avranno
ma non sono uno in un milione perciò non è mio lo sbaglio.
Cerca di rialzarti e fallo adesso, zero scuse, esci fuori,
guardati negli occhi, se ci trovi
lacrime e lamenti i vermi t’hanno schiacciato,
la sorte è puttana e cruda, va combattuta in ogni situazione
e chi beve il latte del caprone non rinuncia mai,
minaccia in gabbia e denuncia, sai,
ognuno con la sua battaglia
tra l’ipocrisia, scampoli di tregua e cianfrusaglia.

Voglio che mi porti via da qua, voglio fare un sogno nella realtà.

Se là fuori piove mo’
forse ripulisce un po’
ma come va a finire?
Dove un dannato va a morire?
Che vuoi che sia tra chi vive in panne
col motore in fiamme, adesso lasciami andare
forse è un altro giorno, sci ma non è meglio che succederà,
mo’ lo vedremo, non mi lamento più come prima,
quello che viene è tutto di guadagnato
per chi al risveglio è già sudato…
sa che non c’è destino migliore, né ragione,
un fiore sboccia se prende il sole,
condizione necessaria per ogni vita che il buio avvolge,
luce non scorge e non c’è un dio a cui rivolgersi.
Vivi affrontando per non sentire il male,
per non sentire le merde parlare,
brucia come il sale sulla pelle come per chi va a mare
anche se lontano non arriva mai sempre uguale.
Qual è la via della tua fuga? Spalle al muro, io nella lotta
a una congiura trovo la risposta
e nella mischia poco affanno, senza sosta,
perciò resto sulla costa a fare danno.
Il tempo scivola via in catene, nulla di strano,
poche carogne mi danno ancora la mano
perché c’ho creduto e almeno questo l’ho ottenuto ma
dovranno farmi fuori per portarmi via da qua!

eh via da qua!…per chi non si sente più al sicuro
eh via da qua!…per chi cerca una speranza oltre il buio
eh via da qua!…ma scappare non ti cambierà la sorte
eh via da qua!…ciò che non ti uccide ti rende più forte


Voglio che mi porti via da qua, voglio fare un sogno nella realtà.

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Ferreoagosto

Spiaggia libera,
rubati gli ombrelloni,
sound balcanico,
giù coi bibitoni.

Mani impegnate
e grasse risate,
ancora ombrelloni
che siamo aumentati.

Banconota alle ragazze
e si va al punto rosso,
io e Bob sottocasse,
d’n’b a più non posso.

Il ballo è sconnesso,
la bimba s’avvicina:
la mangio, mi tocca,


il piercing in bocca,
mi sfugge la manina
un po’ troppo spesso.
😀

Non avrei mai smesso,
delirio di sensi,
mi ferma lei (adesso?)
per gli amici persi.
😦

Ormai è alba, non ce ne siamo accorti,
torniamo agli ombrelloni stanchi e storti.

S’è fatto giorno
e dopo un paio d’ore
faccciam ritorno…
…addosso il tuo sapore!

Forse sì, qualcosa mi son perso:
fellatio sul pattino
😀
e salto di un delfino
ma non mi scordo, non c’è verso:
piercing, rastafaja e un’altra storia sulla playa!

 

Enrico d. D.   18-08-’08  15:48

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Mo vi do’ una paga

Siccome ho meno tempo, la rima è fitta e il ritmo vaga,
lo stile e’ paranoico, il basso a palla, mi faccio strada,
[sssshhhh………zitto…….forse è meglio che parlare
e chi mi attacca attacco, perchè non devo dimostrare più un bel cazzo
]

Tra mille servi di palazzo e al più piccolo spazio…
tanto alla fine poi è lo stesso…come un pazzo, spesso…
vado a spasso sulle le cocce dei cretini come un criminale,
la gente che mi stima è chiamata uguale e il resto al cesso,

mi deprime troppo, taglio a fondo e netto…
adesso come prima non mi stoppo se non in cima…
[non fate le cartine, conosco bene il posto,
vengo mosso e qui chi rulla non è fine!
]
Il fine è il mezzo e non mi trovo mai contento,
come dicevo dico: do’ una paga a chi sta attento!

Tanto so che mo’ vi do’ una paga da quaggiù!


Non mi fermo e se mi fermo, fermo solo per pisciare
in testa a masse di coglioni che non sanno a che pensare

[Chi vuole più me? Vogliono il ferro nei manganelli?]
Fogne a cielo aperto in strada che non danno ai caroselli!

Macchine e macchine ancora che s’inseguono per la strada,
andavo a farmi un bicchiere e hanno coppato uno sotto casa…
paura (compreso se son preso o ricercato), mentre guardo la scena
la pistola m’hanno puntato in faccia!
Perciò che taccio e non mi metto tra chi raglia
che s’e’ una vittima degli sbirri so che ho la coda di paglia…

[Sto quieto, ci provo…"l’amico" si sta attento
perchè ho un occhio pure in culo e non mi trovo mai contento.]
Questo è quello che penso e quello che penso è perchè
il futuro mi s’allontana e prendo quello che c’è
perciò quello che qui intono, cujo’, spegnilo adesso
perchè se mo’ vi do’ una paga è il peggio che viene appresso!

 

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Con Lei

 

E’ come rubare un qualsiasi oggetto:

si fa per soldi o per dispetto.

 

Spero sia solo un brutto scherzo,

sono già molto nervoso

rimango solo sospettoso

di aver sprecato del tempo perso.

Enrico d. D. 17:55 28-02-2002

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